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SCORZE D'ARANCIA (LIMONE O CEDRO) CANDITE, IN DUE VERSIONI... ANZI TRE! O SONO DI PIU'?

  • chefdulcamara
  • 10 mar 2014
  • Tempo di lettura: 3 min

Siamo già a inizio primavera e si comincia a pensare alle colombe pasquali. Come corre il tempo! Prima che i frutti gustosi dell'inverno fuggano via, vi voglio consigliare un metodo rapido per conservare le scorze dei vostri agrumi, in modo da poterle usare per fare la colomba, e in stagione il panettone... Oppure per mangiarle così come sono.

La ricetta non è mia; l'ha elaborata un'amica, Maria, sulla base di quella suggerita da un'altra amica.

È una ricetta "viva" perciò ci metterò del mio, suggerendovi qualche variazione... e voi metteteci del vostro, mi raccomando! Perché gli usi delle scorzette sono veramente moltissimi.

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Non sono delle vere scorze candite: il procedimento è semplificato in modo da poterle realizzare in fretta. Saranno certamente più asciutte dei canditi industriali (che, detto per inciso, sono inzuppati di glicerina), ma vi assicuro che come ingrediente per dolci funzionano a meraviglia: un ingrediente base indispensabile da avere nella credenza (o, d'estate, in frigo, perché sopra i 25 gradi lo zucchero si scioglie e cola via dalle scorzette, rendendole vulnerabili alle muffe).

È proprio vero: qui a Genova non si butta via niente... :)

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Le scorzette di Maria

Ingredienti (dosi indicative)

400 g di bucce di arance biologiche (=10 arance)

400 g di zucchero di canna

100 g di zucchero scuro (Mascobado)

Procedimento

1/ Maria produce queste scorze con le arance da spremuta, volta per volta; io non faccio spremute e ben che vada mangio un'arancia al giorno. Inoltre preparo in questo modo le scorze dei miei limoni e cedri, che consumo in numero ancora minore. Come fare se siete nella mia situazione? Semplice: preparate le scorze secondo il punto 2, poi le mettete in congelatore fino al momento in cui ne avrete un congruo quantitativo e/o avrete tempo per candirle

2/ E ora andiamo! Maria toglie la pellicina interna (io lascio circa metà della pellicini bianca perché rimangono più spesse e polpose - il procedimento permette comunque di eliminare l'amaro) - se volete congelarle, tagliatele a striscioline larghe circa 1 centimetro, poi fermatevi qui e procedete con il metodo 3; se invece le utilizzate al momento avete la scelta tra metodo 1 e metodo 2.

3/ Metodo 1: Mettere le bucce in ammollo in una ciotola di vetro o ceramica per 3 giorni, cambiando l'acqua 2 volte al dì, poi scolarle senza strizzarle e pesarle, quindi tagliarle a striscioline

Metodo 2: Bollire le scorze già tagliate a striscioline con poca acqua per una mezz'ora in modo che si ammorbidiscano; quindi scolarle senza strizzarle

Metodo 3: Mettere le scorze ancora congelate in una pentola con acqua che le copra per almeno 3 dita, portare a ebollizione e bollire per 15 minuti; scolarle senza sgocciolarle troppo ma scartare la restante acqua in modo da eliminare il gusto amaro

4/ Trasferire le scorze in una capiente padella, se possibile in un'unico strato, e coprirle con pari peso in zucchero di canna

5/ Incoperchiare e mettere al fuoco, con la fiamma al minimo

6/ Rimestare ogni tanto: occorrerà circa un'oretta

7/ Quando lo zucchero si è quasi tutto asciugato ma fa ancora qualche bollicina, lasciare sempre al minimo, scoperchiare e iniziare a prelevare le scorzette con una pinza

8/ Passarle via via nello zucchero mascobado che avrete messo in un piatto

9/ Una volta ripassate, disporle su carta forno a riposare per qualche ora

10/ Una volta ben fredde, si possono riporre in un capiente barattolo per utilizzarle successivamente, oppure rivestire di cioccolato fondente sciolto a bagno, ehm, Maria!

11/ Con gli avanzi di zucchero all'arancia potrete confezionare dei biscotti (vi suggerirò ricette!)

Ed ecco le mie varianti:

Se volete utilizzarle per colombe e panettoni, vi consiglio di utilizzare il comune zucchero bianco, o comunque uno zucchero di canna molto chiaro: niente Mascobado!

Come vi dicevo si possono utilizzare anche le scorze di limone o di cedro, se avete la fortuna di disporne, seguendo lo stesso procedimento (nel caso del cedro occorre eliminare un po' più scorza bianca)

A seguire qualche consiglio per l'utilizzo...

 
 
 

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